Quattro itinerari di vita di prostitute a Palermo (buttana in siciliano sta per puttana) in cadenze ora di dramma ora di commedia. È un film spiazzante perché esclude, con brutalità quasi programmatica, qualsiasi giudizio moralistico, coerente ai suoi intenti di referto antropologico. Anche se detto da brave teatranti (la Sardo-Milù e la Di Benedetto-Orlanda specialmente), lo stretto dialetto siculo risulta ostico agli spettatori settentrionali.
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